Sono Alessia, una bimba di 4 anni ed ho scoperto di essere una “dolcezza” solo da pochi mesi…

Tutto è cominciato un giorno quando la mia mamma e il mio papà si sono accorti che, nel giro di una settimana, oltre a bere molta acqua facevo anche molta pipì, così mi hanno portata a fare un esame del sangue e da quel momento ho sentito parlare di DIABETE!!

Tornati a casa con l’esito dell’esame, abbiamo fatto la valigia ed uno zainetto di giochi per me e io subito ho pensato “che bello si va in vacanza!”, ma guardando la faccia della mamma, ho capito subito che il posto dove stavamo andando non doveva essere al mare…

Terminati i preparativi, pronti per la partenza è arrivato anche papà – è già, senza di lui non si parte – Jessica, la mia sorellona, invece, era da una sua amica e per questo io immaginavo già di godermi mamma e papà tutti per me, ma durante il tragitto la mamma ha cominciato a parlare di ospedale e a spiegarmi che dei dottori, non gli stessi del mattino però, avrebbero voluto vedermi e che avremmo dovuto passare un po’ di giorni in questo posto, ma che lei o il papà sarebbero stati sempre con me …

Arrivati, ho trovato sorrisi ovunque mi girassi, tutti mi parlavano con voci tranquille e mi dicevano che ero proprio una brava bambina che meritava molte medaglie per come mi stavo comportando…

A dir la verità, ho fatto anche qualche lacrimuccia perché certi aghi che mi hanno infilato nel braccio mi hanno fatto davvero male, ma alla fine ho portato via 6 medaglie, cosa che non era mai successa prima, quindi devo essere stata proprio brava!!!

Ci hanno sistemate in una stanza con la tv, ma quando ho capito che si doveva star anche a dormire, ho iniziato a lamentarmi perché preferivo tornare a casa, anche a costo di dividere mamma e papà con Jessica…!
Mi sentivo stanca, tutte quelle novità in un solo giorno, insomma non mi sentivo pronta e a modo mio ho fatto sentire le mie ragioni…!

Ma non c’è stato verso e così tra le coccole della mamma ed i baci del papà, nonostante tutti quei fili che partivano dalle mie braccia per arrivare a quelle strane bottiglie appese, mi sono addormentata fino al mattino seguente quando finalmente mi hanno tolto tutte quelle cose, le “frebo”, che mi impedivano di gironzolare liberamente per vedere un po’ com’era l’ambiente.

Ho passato diversi giorni in ospedale, ma non perché stavo male, solo perché la mamma ed il papà hanno dovuto imparare bene a farmi le punture, a sapere quando farle e quante farne, insomma a fare quello che le infermiere ad un certo punto non volevano più farmi, ma dicevano sempre a loro di provare…io ero un po’ impaurita a dir la verità, perché erano una novità per me, ma anche per loro che usavano me per far pratica, però devo dire che sono stati bravi anche se l’inizio è stato faticoso per tutti!!

Mi hanno sempre spiegato tutto quello che mi facevano e anche il perché, così ho scoperto che ho nel mio sangue degli zuccherini che sono alti se non faccio la puntura di insulina, perché lei è quella che li prende per portarli in giro nel mio corpo…
So, che non devo mangiare le cose troppo dolci perché li fanno andare ancor più in su…
So che mi fa bene mangiare le verdure e che fortuna, a me piacciono tanto!!!
… ma so anche che se faccio una corsa, vado con la mia bici, insomma se faccio del movimento, i miei zuccherini si abbassano e così l’insulina ha meno da lavorare e io mi posso gustare anche un buon gelato!!
Come faccio a sapere se gli zuccherini sono alti o bassi??
Semplice, mi faccio lo “stik”!
… Si, ho una “macchinetta” che prende un po’ del mio sangue e lo misura e quando ho contato fino a 14, ho il risultato…ed io così ho imparato i numeri
anche se non capisco ancora bene quando sono alti o quando sono bassi, so solo che se sono troppo bassi, sento tanta fame e mi viene sonno, così piango e vado dalla mamma o dal papà per farmi aiutare a star meglio con un craker e un po’ di succo di frutta.
A volte però sono stanca anche quando gli zuccherini sono alti o magari capita che non ho tanta voglia di muovermi, anche se la mamma insiste e si preoccupa, ma io la tranquillizzo e le dico “Fa lo stesso, mi fai la puntura e poi aspetto un po’ di più per mangiare, invece che mangiare subito!” …
E’ si, ho già capito anche questo, cioè che a volte la puntura mi può evitare di “faticare”!!
Come vivo questa novità??
Alla scuola materna tutto è uguale a prima, a parte che mamma e papà vengono a farmi la puntura prima di pranzo, per il resto mangio, dormo e gioco con i miei amici alla stessa maniera di sempre …!
A casa a parte le prime settimane di trambusto e di timore per le mie ipoglicemie, tutto è tornato alla normalità, si va a far gite, dagli amici, a far giretti, dai partenti … si litiga con Jessica, si fa qualche capriccio e ci si prende anche qualche sgridata … ma la mamma ed il papà mi dicono spesso che sono davvero brava, anche se a volte se lo dimenticano e allora glielo chiedo io, così tanto per essere sicura che non abbiano cambiato idea… le conferme fanno sempre bene, figuriamoci, ne hanno bisogno gli adulti, non ne posso avere io che sono solo una bimba?!?
Comunque, forse è la mia età che non mi rende consapevole di quello che stò vivendo, ma sto vivendo con la massima serenità questa nuova realtà che ormai a distanza di mesi è entrata a far parte della normalità, un po’ per l’aiuto che mi stanno dando tutte le persone che sono intorno a me ed un po’ anche per il carattere forte che ho e che di certo mi servirà in futuro, con il DIABETE, non per combatterlo, ma per continuare a saperlo accettare come oggi, cosa forse molto più difficile!!!
… ma per il momento sono una bambina di 4 anni, che vive tutto in modo spontaneo, quindi……… lasciatemi fare!!

DolcezzaInsulina